Che cosa è il Mobbing sul lavoro?

Il mobbing è una forma di violenza psicologica sul lavoro, caratterizzata da comportamenti ostili,
sistematici e prolungati nel tempo, messi in atto da colleghi, superiori o datori di lavoro, con lo scopo o
l’effetto di isolare, danneggiare o spingere il lavoratore a dimettersi.


⚠️ Elementi che definiscono il mobbing

Per essere considerato mobbing, devono esserci elementi precisi, tra cui:

  1. Comportamenti ostili e ripetuti (es. umiliazioni, critiche ingiustificate, isolamento)
  2. Durata nel tempo (non è un evento isolato, ma continua per settimane o mesi)
  3. Intento persecutorio (volontà di danneggiare il lavoratore)
  4. Squilibrio di potere tra chi attua il mobbing e la vittima
  5. Conseguenze psicofisiche sulla vittima (ansia, depressione, malessere, malattia)
  6. Contesto lavorativo (deve avvenire in un ambiente di lavoro, pubblico o privato)

Esempi di comportamenti mobbizzanti

  • Esclusione da riunioni o comunicazioni importanti
  • Critiche continue e immotivate
  • Dequalificazione o svuotamento del ruolo
  • Minacce velate o aperte
  • Controlli esasperati o imposizione di compiti umilianti

⚖️ Tutela legale

In Italia, il mobbing non è espressamente previsto da una legge specifica, ma è riconosciuto e punito dalla giurisprudenza sulla base di:

  • Art. 2087 c.c. (tutela della salute del lavoratore)
  • Art. 32 Costituzione (diritto alla salute)
  • Responsabilità civile per danni patrimoniali e non patrimoniali

In alcuni casi può configurarsi anche un reato (es. stalking, lesioni, violenza privata).


🛡️ Cosa fare se pensi di subire mobbing

  1. Documentare tutto (mail, messaggi, testimonianze)
  2. Rivolgersi al medico o psicologo (per certificare i danni)
  3. Consultare un avvocato del lavoro
  4. Eventualmente denunciare all’Ispettorato del Lavoro o presentare causa civile